Il diploma di dirigente di comunità: molteplici possibilità

Il diploma di dirigente di comunità permette di svolgere una vasta gamma di mansioni nel settore sociale ed educativo: esso, infatti, dà accesso a una grande varietà di mansioni professionali. Chi è in possesso di questo diploma può, per esempio, assumere l’incarico di responsabile del personale, di coordinatore, di responsabile della gestione o di animatore all’interno di una casa di alloggio, ma anche di responsabile di servizio o di amministratore all’interno di una comunità. Non solo: tra i ruoli lavorativi a disposizione ci sono anche quelli di capo e di responsabile di una struttura comunitaria. Occorre tenere conto che gli enti di riferimento più importanti in questo settore sono gli enti provinciali di assistenza sociale, le comunità di recupero, le associazioni di volontariato, le associazioni cooperative di carattere assistenziale e socio-sanitario ed enti di questo tipo.

Ma quali sono i compiti che deve svolgere un dirigente di comunità? Tale figura, in primo luogo, è chiamata a gestire e a curare i rapporti con il personale, definendone le esigenze e le necessità ed elaborando gli organici. Inoltre, può essere coinvolta nel trasferimento di conoscenze relative ai cambiamenti in azienda e ai metodi di lavoro, oltre che all’introduzione di strumenti di lavoro nuovi come piani di servizio e statistiche. Tra le mansioni principali di un dirigente di comunità può essere presente anche la definizione dei parametri per la scelta e la gestione del personale, così come la gestione dei vari aspetti organizzativi all’interno della struttura. Anche la risoluzione di problemi e conflitti tra colleghi, la cura del rispetto del Decreto Legislativo numero 81 del 2008 (quello relativo alla sicurezza sul lavoro), l’individuazione e la selezione delle risorse umane, la messa in atto di mediazioni tra le varie culture e il coordinamento dei gruppi di lavoro sono attività richieste a chi possiede le competenze messe a disposizione dal diploma di dirigente di comunità.

Chi svolge tale lavoro, in sostanza, è un operatore che ha la capacità di entrare a far parte di servizi sociali di carattere comunitario e di avviare rapporti di collaborazione con diversi specialisti medici (dagli psicologi ai terapisti) e con gli assistenti sociali nei vari ambiti di intervento: da quello educativo a quello assistenziale, da quello sanitario a quello sociale, senza dimenticare quello animativo. Il target di riferimento è universale, nel senso che può coinvolgere qualunque fascia di età. Scopo del diplomato è quello di condurre i gruppi di lavoro e di aggregarli, ma anche di gestire i servizi attraverso una precisa organizzazione.

Un dirigente di comunità, in sostanza, può lavorare in un asilo nido come in una casa di riposo, in una casa famiglia come in un centro per l’infanzia, in una comunità terapeutica come in un centro per il tempo libero per gli adolescenti, in un centro di accoglienza o in un centro per disabili: insomma, in tutte le organizzazioni e istituzioni di natura assistenziale e formativa al tempo stesso.

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